Volta.

In un piccolo ascensore, quattro uomini in armatura verde scuro osservano incuriositi i due uomini in mezzo a loro, uno dei quali coi capelli verdi. L' altro tizio aspetta con le braccia incrociate, perso nei suoi imperscrutabili pensieri. Sopra la porta in titanio rinforzato, un display indica il piano. Si ferma a -107, insieme al resto dell' ascensore.
I quattro Guardiani appoggiano il palmo della mano destra su apposite piastre di riconoscimento ed inseriscono quattro codici a trenta cifre, tutti diversi tra loro. Le quattro serie di porte si aprono lentamente, e per primi escono due Guardiani. Cinque cannoni laser si posizionano su di loro, restando fermi. I due Guardiani percorrono quattro metri e si inginocchiano per far corrispondere le fessure per gli occhi delle loro maschere con degli appositi sensori; le armi vengono disattivate.
Solo ora, i due uomini escono dall' ascensore e si avvicinano. Uno di loro, dalla cintura, estrae una tessera dei Vendicatori e la fa esaminare ad uno scanner sulla parete. Poi si fa analizzare i tracciati retinici e le impronte digitali. I due Guardiani confermano nuovamente la propria identità, e la grossa porta in adamantio si apre.
"Da qui vai da solo, Bruce?" chiede Doc Samson.
"Sì, Leonard. Posso occuparmene da solo".
Bruce Banner entra in un lungo corridoio costellato di raggi laser, che si spengono poco prima del suo passaggio e si riattivano subito dopo. Alla fine del corridoio c'è un' altra porta, ed è necessario mostrare nuovamente la tessera, i tracciati retinici e le impronte. Una porta in adamantio secondario si apre. L' ultima.
L' altra stanza è protetta da una lastra di vetro praticamente indistruttibile, circondato da tre campi di forza. All' interno solo un letto, con cuscino, un lavabo e una toilette. Seduto sul letto, un mingherlino dalla pelle verde, con la divisa troppo grossa ed una complicata serie di inibitori mentali sul suo cranio iper-sviluppato.
Samuel Sterns, alias il Capo.
Nella cella, guardato 24 ore su 24 da cinque telecamere non collegate tra di loro, il prigioniero osserva divertito il suo visitatore.


BESTIARIO
Parte 6: SEGUI II LEADER
Di FABIO VOLINO

 

STERNS:"Banner".
BANNER:"Sterns".
STERNS:"Mi aspettavo la tua visita".
BANNER:"Non era una previsione così difficile, dopotutto".
STERNS:"Sei diventato più impudente ultimamente. Ti preferivo come scienziato timido. Vedermi qui dentro ti ha dato al cervello".
BANNER:"Diciamo grossomodo che è così. Ogni giorno che tu passi qui dentro per me è motivo di profonda gioia".
STERNS:"Mi odi così tanto?".
BANNER:"Oh, non hai idea di quanto".
STERNS:"Dunque vuoi parlare con me. Devi avere alte raccomandazioni, visto che hai fatto spegnere le telecamere e questo incontro non verrà registrato".
BANNER:"Te lo hanno detto?".
STERNS:"So che è così. Diversamente non potremmo parlarci a viso aperto".
BANNER:"Allora dimmi, Sterns, cosa prova la più grande mente del pianeta a pisciare in una toilette lercia come un bidone dell' immondizia? Sai, qualcuno qui dentro fa circolare su Internet foto di te mentre… sì, puoi intuirlo. Non sei proprio una bellezza, Sterns, sei anche micro-dotato".
STERNS:"Sei venuto qui solo per insultarmi?".
BANNER:"Perché no?".
STERNS:"Io non ho paura di te, Banner. Avanti, scatena pure il tuo mostro verde".
BANNER:"Non funziona, Hulk non esiste più".
STERNS:"Vaneggiamenti. Solo vaneggiamenti".
BANNER:"Pensala come vuoi, convincerti di questo non è certo la mia più grande preoccupazione".
STERNS:"E come sta il caro Ross? Oh, ricordo bene come l' ho umiliato quella volta che è venuto qui".
BANNER:"Si sta per aprire un procedimento ai suoi danni. Ma io testimonierò in suo favore".
STERNS:"Cosa che denota la tua debolezza. Difendere una persona che ti odia e che ti vorrebbe vedere morta".
BANNER:"Forse questa non è una mia debolezza, ma una forza. Forse è per questo che tu sei aldilà del vetro ed io no".
STERNS (sorridendo):"E la cara Betty?".
BANNER (impassibile):"Non attacca, Sterns. Te l'ho detto. Sai, Abominio ha riferito che tuo fratello avrebbe potuto resuscitarla: si dichiara superiore a te".
STERNS:"Ma di fatto non lo è. Perché si definirebbe Matto, diversamente? A proposito, è morto?".
BANNER:"Non ancora".
STERNS:"Peccato. Sì, resuscitare Betty Ross, io potrei farlo. Pensaci, Banner, sai che non mento: ho fatto tornare in vita Marlo Chandler, ti potrei ridare la felicità. In cambio…".
BANNER:"In cambio non avrai un bel niente. Ammettilo, Sterns, sei un perdente. Lo sei sempre stato".
STERNS (con tono irato):"Un perdente? Banner, tu hai scordato chi hai di fronte. Un tempo ero solo un comune operaio che non aveva mai finito il liceo, fino a quando, mentre trasportavo un carico di materiale chimico, non ci fu l' esplosione di un cilindro sperimentale di raggi gamma. Io venni investito in pieno dalla deflagrazione e, per quasi un minuto, venni bombardato dai raggi. Sarei dovuto morire ed invece divenni un' enigma per la scienza medica. Iniziai a divorare un libro dopo l' altro, non ne avevo mai abbastanza: bramavo la conoscenza e ricordavo tutto quello che leggevo, assorbivo il sapere come una spugna. Poi un giorno avvenne il cambiamento: la mia testa iniziò a pulsare violentemente, svenni mentre i raggi gamma completavano la loro opera. E quando ripresi conoscenza e mi osservai allo specchio… il mio volto era cambiato, ero divenuto più che umano. Il più grande cervello, materialmente e letteralmente, che avesse mai camminato sulla Terra".
BANNER (trattenendo uno sbadiglio):"Sì, sì. Sei sempre stato bravo a riepilogare le tue origini. E hai sempre, sempre mostrato interesse unicamente per me".
STERNS:"Mi definiscono la tua nemesi".
BANNER:"Sì, ma vedi… Magneto ogni tanto ha affrontato qualcun altro oltre agli X-Men e la stessa cosa può dirsi per il Dr. Destino, il Teschio Rosso. Tu no, tu hai sempre rivolto le tue attenzioni nei miei confronti. A volte prendendo anche decisioni insolite come curare Rick Jones o riportare in vita Marlo".
STERNS:"La cosa ti incuriosisce?".
BANNER:"Voglio solo sapere perché. Perché Hulk ti interessa tanto".
STERNS:"Banner, ma non ti rendi conto del potere che quella creatura ti dà? Sei nato dal fuoco della creazione, sei la progenie di uno degli esperimenti più incredibili che la scienza abbia mai visto. Hulk è il prodotto della tua mente: le tue paure, le tue insicurezze, la tua rabbia sepolta… lui rappresenta tutto. Come può un cervello geniale come il mio non rimanere affascinato da questo enigma che ancora non sono riuscito a decifrare?".
BANNER (digrignando i denti):"Ed in nome di questa tua curiosità dovevano morire cinquemila persone?".
STERNS (alzando la voce):"Gli abitanti di Middleton non contavano niente. Niente! Sono quelli che oggi si definiscono ipocritamente danni collaterali. Io invece li chiamo vittime della scienza: ogni nuova scoperta ha sempre richiesto i suoi morti".
BANNER:"Uccidermi sarebbe stata una scoperta?".
STERNS:"Non ti ho ucciso. È impossibile che tu sia sopravvissuto a quell' esplosione, eppure è così. Come hai fatto, Banner? Questo dubbio mi divora da anni".
BANNER:"Oh, e continuerà a divorarti per l' eternità. È bello per me sapere che c'è qualcosa che non sei in grado di capire. Morirai senza essere ricordato per nulla di eccezionale in campo scientifico".
STERNS:"Io lascerò il segno, Banner, verrò ricordato anche dopo la mia scomparsa. Credi che Galileo Galilei non sia morto felice sapendo che il suo nome sarebbe stato tramandato nei secoli?".
BANNER:"Onestamente non credo che Galilei sia morto col sorriso sulle labbra, dal momento che era cieco ed in stato di povertà. Ma magari tu vuoi tramandare il tuo nome nei secoli finendo arrostito su un palo, come Giordano Bruno? Che certo era un filosofo, ma non sottilizziamo. Se vuoi appicco io la pira".
STERNS:"Banner, non fingere con me. È il sogno di ogni scienziato essere ricordato dai posteri. Watson, Krick, Lavoisier, Fermi, i coniugi Curie… questi nomi sono impressi a fuoco nella storia dell' umanità. Ed arriverò presto anche il giorno in cui si ricorderà il nome di Samuel Sterns. Solo così avrò fatto fede al mio nome, solo così diverrò un vero leader".
BANNER:"Hai ragione e torto allo stesso tempo. Verrai sì ricordato, ma per le stragi che hai compiuto".
STERNS:"Non mi pare che Oppenheimer venga descritto come un criminale di guerra".
BANNER:"Oppenheimer per tutta la vita ha avuto degli incubi sulla bomba atomica, vorrei ricordarti, incapace di sopportare il male che aveva generato".
STERNS:"Si sarà dimostrato un debole alla fine, ma questo non toglie la grandiosità della sua scoperta. Ci sono molte cose che i raggi gamma possono ancora dirci, sarò io a svelarle visto che tu rifiuti il tuo vero ruolo".
BANNER:"Oh, il mio vero ruolo. Io l'ho appena scoperto il mio vero ruolo, Sterns. Sì, mi sono ritirato in un mio covo nel New Mexico: lì recupererò il tempo perduto come Hulk. Farò quelle scoperte scientifiche che non saranno mai a tuo appannaggio. Perderai su tutta la linea".
STERNS:"Come puoi dire che Hulk sia sparito quando covi tutto questo risentimento nei miei confronti?".
BANNER:"Cosa intendi dire?".
STERNS:"Che Hulk può essere sparito esternamente, ma dentro di te… Oh, dentro di te è ancora ben presente. Come puoi sperare di annullare la tua rabbia repressa, il tuo istinto di sopravvivenza? Come puoi pensare di estirpare questo cancro impossibile da estirpare? Hulk è parte di te fin da quando eri un bambino. C'era il giorno in cui nascesti, c'era il giorno in cui tuo padre uccise tua madre, c'era nei giorni in cui venivi pestato a scuola dai bulli di quartiere, c'era il giorno in cui tu uccidesti tuo padre, c'era il giorno in cui entrasti nel progetto Bomba Gamma, c'era il giorno in cui conoscesti il Generale Ross e sua figlia Betty. C'era il giorno dell' esplosione. Sì, quell' esplosione ha solo dato concretezza a qualcosa che comunque era già presente, qualcosa che sarebbe uscito fuori in un modo o nell' altro. No, Banner, non mi inganni. Hulk è ancora presente e verrà nuovamente fuori uno di questi giorni, non puoi liberartene".
BANNER:"Non ho detto che intendo liberarmene per sempre, intendo solo che non gli darò mai più la soddisfazione di uscire".
STERNS:"All' inizio del nostro colloquio hai detto che non esiste più. Nemmeno tu hai delle certezze quando si tratta di quella creatura".
BANNER:"Mi sembra che non ne abbia nemmeno tu. Non dovresti essere superiore a me?".
STERNS (con tono infastidito):"Ora basta, Banner. Spiegati".
BANNER:"Spiegarmi?".
STERNS:"Sì, spiega il vero motivo per cui sei venuto qui. C'è qualcosa che vuoi dirmi, che cova dentro di te sin da quando sei entrato in questa prigione di massima sicurezza. Avanti, non aver paura".
BANNER (dopo qualche istante):"Oh sì, Sterns, c'è in effetti qualcosa che devo dirti. Qualcosa che finora nessuno ha avuto il coraggio di riferirti. Ha a che vedere con la tua presenza qui".
STERNS:"Ancora con questa faccenda? Uscirò di qui, lo sai".
BANNER ride per molti secondi. "Ripetilo, se ne hai il coraggio".
STERNS:"Cosa c'è? Credi davvero che non sia in grado di uscire da questo buco? Ci sono riuscite menti pateticamente inferiori ed inutili come Hydro-Man e Rhino, perché mai non dovrei farlo io?".
BANNER:"Fallo allora".
STERNS:"Smettila".
BANNER:"Come, la mente più geniale del pianeta che non riesce a trovare un modo per uscire da una prigione da cui sono evasi, quoto, menti pateticamente inferiori ed inutili? Da quanto sei qui, Sterns?".
STERNS (non risponde).
BANNER:"Te lo dico io. Tre mesi e cinque giorni. Novantacinque giorni. Duemiladuecentottanta ore. Centotrentaseimilaottocento minuti. Otto milioni…".
STERNS:"Stai solo facendo sfoggio della tua capacità di calcolo, non mi impressioni affatto".
BANNER (mettendo le mani a pochi centimetri dal vetro divisorio):"Ogni secondo che tu passi qui, Sterns, è un mattone in meno del tuo muro di onnipotenza. Sai da dove traevi il rispetto ed il timore che avevi un tempo? Dal fatto che non eri stato mai, mai, mai arrestato. Hai compiuto le peggiori stragi e non avevi mai pagato… questo ti dava forza, ti dava coraggio. Ora invece? Io li ho sentiti i commenti che fanno gli altri detenuti su di te: di certo non sono complimenti. E lo Sterns di un tempo avrebbe permesso che quelle foto di lui al bagno venissero rese pubbliche?".
STERNS:"Troverò chi è stato e lo ucciderò",
BANNER:"Non servirebbe a nulla. Il danno è già stato fatto".
STERNS (il suo volto si illumina di comprensione):"Sei stato tu!".
BANNER:"Ssshhh, non svelare i miei segreti".
STERNS (avvicinandosi il più possibile al vetro divisorio):"Non te la caverai, Banner. Ti farò soffrire, ti ucciderò".
BANNER:"No, Sterns, sarò prima io ad uccidere te".
STERNS:"Tu hai una morale, non uccidi nessuno".
BANNER:"La mia coscienza era dettata dalla presenza di Rick e Betty. Ora non li ho più accanto. Non avrò rimorsi: evadi pure, vieni da me. Ti aspetto. Ricorda, ho ucciso mio padre. Credi che avrei problemi ad ammazzare un rifiuto come te? Una mente pateticamente inferiore?".
STERNS (indietreggia, come se fosse preda della paura).
BANNER:"Guarda che parole dure che ho pronunciato. Rabbia e rancore si agitano in questo momento dentro di me. Eppure non vedo nessun mostro verde o grigio che spunta fuori. Sterns, sono passati altri cinque minuti. Il tuo regno di gloria è finito. Dunque sei qui dentro da centotrentaseimila…".
STERNS (alzando la voce):"Smettila e vattene via!".
BANNER:"Non sei più felice di vedermi?".
STERNS:"Subito!".
BANNER (sorridendo malignamente):"E la cosa bella è che non sono io il responsabile della tua attuale condizione".
STERNS:"Mi hai stancato, Banner. Se non te ne vai…".
BANNER (alzandosi):"Va bene, va bene. Questa giornata è stata molto appagante: ho visto come questa prigionia non sia solo un capitolo passeggero della tua vita. Ha minato la tua psiche e la tua sicurezza a livelli che nemmeno immagini. Addio, Sterns".
Si allontana e si avvia verso l' uscita.
STERNS:"Banner?".
BANNER (fermandosi):"Cosa vuoi ancora?".
STERNS:"Proprio non vuoi dirmi come hai fatto a sopravvivere alla distruzione di Middleton?".
BANNER:"Bye bye, leader di un bel niente".

Bruce Banner ritorna all' esterno, dove ad attenderlo c'è Leonard Samson.
"Come è andato il colloquio?" chiede quest'ultimo.
"Magnificamente".
"C'è qualcosa di cui vuoi parlarmi, Bruce?".
"No, Leonard. Questa è una cosa che voglio tenere tutta per me".
"Evaderà un giorno, questo lo sai".
"Sì, ma non è questa la cosa più importante".
Bruce si incammina e Samson lo segue. Invisibile, alle spalle dello scienziato, c'è una figura dalla pelle verde che siede pensierosa.

FINE

PROSSIMAMENTE

Faccia a faccia con Betty Ross